Ashwagandha (Withania somnifera)

Ashwagandha: Origine, Benefici e proprietá, Controindicazioni ed effetti secondari, Dosi e posologia, Dove acquistarla, Opinioni e bibliografia.

Ashwagandha: Origini

La Withania somnifera (famiglia delle Solanaceae) e’ anche nota come Ashwagandha, ginseng indiano, ciliegia d'inverno, uva spina velenosa. Infatti possiede proprietá toniche e simili a quelle del ginseng(1).Cresce spontaneamente in India, in Nepal, in Pakistan, in Sri Lanka, nei paesi dell’Africa settentrionale e in alcune zone del Mediterraneo. Questo arbusto può’ raggiungere un’altezza di 150 cm e il colore dei suoi frutti può’ variare dal giallo-arancio al rosso, a seconda dello stadio di maturazione. I suoi fiori sono verdi-gialli  e le sue radici sono ricche di proprieta’ terapeutiche. Il consumo della Ashwagandha risale a quasi 3000 anni fa, infatti a quei tempi veniva impiegata per scopi farmaceutici dalla medicina ayurvedica.

A questa pianta sono attribuite moltissime caratteristiche di vario genere: proprietà’ afrodisiache, ringiovanenti, calmanti; ed è’ anche nota come promotrice di longevità’ (2). La radice della Withania somnifera compare nelle liste di ingredienti di più di 200 preparati per trattare diversi disturbi fisiologici. Il suo nome deriva dal sanscrito e significa “aroma di cavallo”  (ashwa= cavallo) a causa del suo odore peculiare e dei benefici che comporta:  “un’ energia da cavallo”. Inoltre tra le erbe ayurvediche utilizzate per  la Rasayana (un elisir capace di aumentare la vita’ , il vigore, e la salute fisica e mentale); la  Ashwagandha è’ una tra le più’ importanti e si conosce con il nome di Sattvic Kapha Rasayana (3). La  Withania somnifera si coltiva nelle regioni climaticamente più’ secche dell’Indaia e  si consuma maggiormente nella forma di una “churna”, ovvero un mix di erbe in polvere che viene generalmente amalgamato con acqua, burro e miele. In India questa prelibatezza e’ consumata da bambini e anziani come integratore alimentare; mentre dai più’ giovani  come afrodisiaco.

Ashwagandha: Benefici e Proprietá

Indicazioni Principali

  • Adattogeno
  • Ansia
  • Immunomodulazione
  • Insonnia

I Principi attivi più’ rilevanti presenti nella radice dell’ Ashwagandha sono i lattoni steroidei (witanolide) e alcaloidi (cuscohygrine, anaferina, anahygrine, somnina, somniferina, tropina, pseudotropina e withanina). I responsabili  delle principali proprietà farmacologiche sono la  witaferina A e il  withanolide  D (2,4).

Tradizionalmente viene utilizzato come antiossidante, afrodisiaco, antinfiammatorio e come ricostituente per riequilibrare le funzionalità’ del fegato. L'ashwagandha è’ una pianta  adattogena (come la Rhodiola rosea, Panax ginseng o Eleutherococcus senticosus) che aiuta l’organismo a ritrovare il proprio equilibrio specialmente in situazioni di stress acuto. Diversi studi hanno confermato i benefici apportati dagli estratti di ashwagandha sulle differenti aree che sono  colpite maggiormente dallo stress (memoria, attenzione, sistema immunitario, e ulcere) (5-6).Inoltre è’ utilizzata per il trattamento di problemi di insonnia; una ricerca determinò’ che la ragione per la quale questa pianta favorisce il sonno e’  per la modulazione del sistema GABAergico. L’effetto ansiolitico della ashwagandha viene paragonato a quello del lorazepam, un farmaco utilizzato per il trattamento di ansia(3,8) e depressione(2-3). Queste proprietà’ ansiolitiche  e antidepressive sono collegate con il withanólidos(1).

Preziose ricerche hanno riscontrato un ulteriori benefici dell’ ashwagandha sul sistema nervoso: effetti neuroprotettivi, antiepilettici e antiadattivi (5). Il withanólido A e il withanósido IV, appaiono come potenziali erbe terapeutiche per il trattamento dell'Alzheimer(9).Finalmente, e’ stato descritto l’uso della radice come analgesico e per il trattamento di artriti e come antiinfiammatorio (3-4,10).Il fattore di trascrizione  NK-kB (fattore nucleare kappa-beta) e’ coinvolto nella regolamentazione di diversi processi, i quali sono tutti relazionati per una risposta immune. La sua attivazione contribuisce in diverse patologie come l’artriti reumatoide o l’asma. Si e’ studiato che la withaferina A inibisce l’attivazione di questo fattore di trascrizione.

Ashwagandha: Controindicazioni e effetti secondari

Non vi sono specifiche controindicazioni per l’uso della ashwagandha. Nonostante ciò’, varie ricerche hanno osservato che provochi un aumento dell’azione della benzocamina (5), per questo non è’ raccomandata l'assunzione contemporaneamente all’uso di ansiolitici.

Sconsigliato per donne in stato di gravidanza e in periodo di allattamento.

 L’uso ai minori di 18 anni e’ fortemente sconsigliato. Non eccedere la dose giornaliera suggerita.

Ashwagandha: Dosi e Patologia

Le dosi  giornaliere indicate variano dai 3-8 grammi di radice secca per il decotto; agli 800 mg se lo si consuma in maniera concentrata decotto oscillano tra i 3-8 gironi di radice secca al giorno per un periodo di minimo otto settimane.

In caso di trattamento medico, consulti il suo dottore.

Ashwagandha: Dove acquistarlo

Per garantire una maggiore efficacia e sicurezza, abbiamo selezionato un prodotto di fiducia e che presenta  tutti i certificati di analisi che confermano i propri contenuti di witanolidi. Qui puoi trovare l'ashwagandha titolata all’5% in Withanolidi.

Ashwagandha: Opinioni e bibliografia

Secondo la medicina ayurvedica, la ashwagandha è una pianta molto preziosa che viene utilizzata sia come elisir di lunga vita, che per stimolare il vigore e l’intelletto. Utilizzata da mille anni, uno dei suoi usi principali oggi é il trattamento d'ansia ed insonnia. Per migliorare il nostro benessere, possiamo abbinarlo ad altre piante adattogene come la rhodiola (Rhodiola rosea) o la maca (Lepidium meyenii). La ashwagandha, a differenza di un altro importante adattogeno come il  ginseng (Panax ginseng), non è uno stimolante, e per questo é raccomandato per persone molto nervose, le quali sono a rischio di un aumento dello stato di eccitazione. Per stimolare le funzioni cognitive possiamo associare la ashwagandha, al ginseng americano (Panax quinquefolius) o al Ginkgo bilobao con la curcuma (Curcuma longa), pianta con alto potere antiossidante e con proprietà’ neuroprotrettretrici.

  1. Mirjaili et al. (2009) Steroidal lactones from Withania somnifera, an ancient plant for novel medicine. Molecules 14(7): 2373-2393.
  2. Jayanthi et al. (2012) Anti-depressant effects of Withania somnifera fat (ashwagandha ghrutha) extract in experimental mice. Int J Pharm Bio Sci Vol 3.
  3. Singh et al. (2011) An overview on Ashwagandha: a Rasayana (rejuvenator) of Ayurveda. Afr J Tradit Complement Altern Med 8(5 Suppl): 208–213.
  4. Grover et al. (2010) Inhibition of the NEMO/IKKb association complex formation, a novel mechanism associated with the NF-kB activation suppression by Withania somnifera’s key metabolite withaferin A. Grover et al. BMC Genomics 11(Suppl 4): S25.
  5. Bone and Mills (2013). Principles and practice of Phytotherapy. Second Edition, Elsevier.
  6. Pratte et al. (2014) An alternative treatment for anxiety: a systematic review of human trial results reported for the ayurvedic herb ashwagandha (Withania somnifera). J Altern Complem Med 20 (12): 901–908.
  7. Kumar and Kalonia (2008) Effect of Withania somnifera on sleep-wake cycle in sleep-disturbed rats: possible GABAergic mechanism. Indian J Pharm Sci 70(6): 806–810.
  8. Manual de Fitoterapia. Castillo-García and Martínez-Solís (2011). Elsevier.
  9. Kuboyama et al. (2014) Effects of Ashwagandha (roots of Withania somnifera) on neurodegenerative diseases. Biol Pharm Bull 37(6): 892–897.
  10. WHO monographs on selected medicinal plants. Vol 4. 2009.