Cardo Mariano

Cardo mariano: Origini, Benefici e proprietà, Controindicazioni ed effetti secondari, Dosi e posologia, Dove acquistarla, Opinioni, Esperti e bibliografia.

Cardo mariano: origini

Il cardo mariano (Silybum marianum (L.) Gaertn), conosciuti inoltre con i nomi cardo asinino, cardo latteo o cardo di Santa Maria; é una pianta erbacea della famiglia delle Asteracee.   É caratterizzata da foglie pennatifide, con margine ondulato e sinuato-lobato, lobi triangolari terminanti con robuste spine e da fiori di colore porpora. É originaria della zona del mediterraneo, ma viene distribuita in tutto il mondo.

La leggenda racconta che le macchie bianche che il cardo mariano ha sulle sue foglie si devono alla Vergine Maria, che durante la fuga dal massacro ordinato da Erode, cercando di nascondere Gesú sotto la foglia di una pianta, cadde una goccia di latte dal suo seno sulla foglia e restó bianco per sempre(1).  Viene utilizzata da piú di 2000 anni, peró fu a partire dalla metá del secolo XIX quando si rivitalizzo il suo uso in Germania e gia´nel XX secolo a partire dal 1930. In Germania di utilizzava principalmente per curare problemi biliari, epatici, emorrodi,  para tratar problemas biliares y hepáticos, hemorroides, itterizia e come addolcente di catarro in caso di infiammazione della pleura. (2).

Cardo mariano: benefici e proprietá

Indicazioni Principali:

  • Antiossidante
  • Antiinfiammatorio
  • Protettore del fegato

I semi del cardo mariano sono ricchi di silimarina. La silimarina é un complesso di  flavonolignani (silibina, silidianina e la silicristina) utilizzato come protettore del fegato e diverse ricerche hanno portato alla luce anche altre proprietá come l’azione antiossidante, antiffiamatoria e anticolesteremica (3). Gli effetti fegato-protettori della silimarina sono relazionati con la sua attivitá antiossidante(4), che é associata ad un aumento dell’associazione intracellulare di glutatione (molecola antiossidante), aumento dell’attivitá della catalasi (enzima che protegge le cellule dall’effetto tonico del perossido di idrogeno) e la diminuzione della perossidazione lipidica (responsabile dei danni cellulari)(2). La fibrosi epatica é caratteristica delle malattie croniche del fegato. Tra le proprietá epatoprotettrici della silimarina, é stata descritta anche la proprietá antifibrotica(2): ritarda l’attivazione delle cellule stellate del fegato che sono la fonte principale del tessuto fibroso che si forma come risposta a una lesione cronica di questo organo(5). La silimarina ha inoltre proprietá anti infiammatorie l'immunomodulazione. La silimarina diminuisce l’espressione del fattore di necrosi tumorale alfa(TNF-α) ee inibisce la produzione di ossido nitrico(2)e del fattore nucleare kappaB (NF-κΒ)(4), molecole che intervengono nel processo di formazione. Inoltre quest’uso per il trattamento di problemi epatici il cardo mariano si puó anche utilizzare per il trattamento di dispepsia (3) e si é descritto che la silimarina ha effetti ipocolesterolemizzante e l’attivitá coleretica e colagoga,giá che aumenta la secrezione delle sacche biliari (6).

Cardo mariano: controindicazioni ed effetti secondari

Bisogna controllare attentamenti di non essere allergici alla famiglia delle Asteracee. 

Sconsigliato per donne in stato di gravidanza e in periodo di allattamento.  L’uso ai minori di 18 anni e’ fortemente sconsigliato. Non eccedere la dose giornaliera suggerita

Cardo mariano: dosi e posologia

El cardo mariano puó essere consumato in infusione o in capsula. Le dosi raccomandate dell’estratto di semi di cardo mariano é di 1-2 capsule/giorno che contengono 200 mg di estratto che sia titolato a un minimo di 70% di silimarina.

In caso di trattamento medico consulta il tuo terapista.

Cardo mariano: dove acquistarlo

Nel momento di comprare un integratore alimentare che contenga cardo mariano dobbiamo assicurarci che l’estratto contenga almeno un 70% di silimarina. Possiamo trovarlo in capsula o in shot bevibili.

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Cardo mariano: opinioni e bibliografia

Le proprietá epatoprotettrici del cardo mariano sono state ampiamente studiate. Altre piante che possono essere nostri alleati per i problemi del fegato sono il carciofo (Cynara scolymus L.) o il boldo (Peumus boldusMolina).

Come l'Angelica, lo zenzero o la curcuma, anche il cardo mariano ha proprietà digestive.

  1. Berdonces (2007) Gran enciclopedia de plantas medicinales. Susaeta.
  2. Bone and Mills (2013) Principles and practice of phytotherapy. Elsevier.
  3. Vanaclocha and Cañigueral (2003) Fitoterapia. Vademécum de prescripción. Elsevier.
  4. Suari (2015) Silymarin as a natural antioxidant: an overview of the current evidence and perspectives. Antioxidants 4: 204-247.
  5. Sarem et al. (2006) Las células estrelladas del hígado: su importancia en condiciones normales y patológicas. Gastroenterol Hepatol 29 (2): 93-101.
  6. Castillo-García and Martínez-Solís (2011). Manual de Fitoterapia. Elsevier.